In base alla mia esperienza, molto spesso, alla domanda “com’è andata oggi a scuola?” segue la scarna risposta “bene”.
Noi genitori, però, abbiamo voglia di avere più informazioni su ciò che davvero il nostro bambino ha vissuto durante la sua giornata.
Da qui nasce l’idea di scrivere qualche domanda da cui prendere spunto per iniziare una conversazione su come è davvero andata a scuola senza trasformare il momento in un interrogatorio, ma in una piacevole chiacchierata.
Per prima cosa, ascoltiamo ciò che il bambino racconta spontaneamente e dedichiamogli del tempo.
Mostriamo interesse per ciò che dice, sfogliamo insieme i quaderni portati a casa e commentiamo i lavori o i disegni fatti a scuola: questo contribuirà anche ad aumentare la stima che ha di sè.
L’importante è farlo nel momento giusto: se non ci sono attività sportive dopo la scuola una buona occasione potrebbe essere durante il tragitto verso casa.
Se subito dopo la scuola il bambino è stanco, non avrà voglia di rispondere a domande specifiche e in questo caso rimandiamo la chiacchierata all’ora di cena o durante la messa a letto.
Raccontiamogli anche la nostra di giornata: cosa abbiamo fatto al lavoro, chi abbiamo incontrato, cosa abbiamo mangiato a pranzo e coinvolgiamoli nella nostra quotidianità, quella che viviamo durante la loro assenza.
Qual è stato il momento della giornata in cui ti sei sentito più felice ? (E qual è stato il momento in cui ti sei sentito più triste)
Raccontami una cosa che hai imparato oggi.
Qual è il compagno che ti ha fatto più sorridere?
Qual è il compagno che ti ha fatto sentire triste?
Qual è la cosa più buona che hai mangiato oggi in mensa?
A cosa hai giocato durante l’intervallo?
Vicino a chi vorresti sederti in classe? Perché? ( E vicino a chi non vorresti? Perché?)
C’è un bambino che vorresti incontrare anche fuori la scuola? Chi ?
Cosa ti piace di più della tua scuola?
Qual è la parola che la maestra ha ripetuto di più oggi?
Hai aiutato qualcuno a fare qualcosa oggi? (Qualcuno ti ha aiutato a fare qualcosa oggi?)
Bisogna anche tener conto che ci sono bambini più chiacchieroni che raccontano molto e altri che si soffermano solo su piccole situazioni avvenute durante la giornata.
Ho imparato che il confronto con le altre mamme è molto utile e contribuisce a farci conoscere cosa sia successo durante la giornata scolastica.
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Spunti interessanti. Non ho bambini, ancora, ma quando chiedo a mio nipote com’è andata all’asilo mi rendo conto che mi comporto come quando chiedo ad un adulto “come stai?” senza aver veramente voglia di ascoltare una vera risposta. Tu offri invece una serie di domande articolate e soprattutto sentite, perché bisogna fermarsi per dare attenzione ai bambini e anche agli adulti.
Leggerti è stato illuminante. Non ho ancora bambini ma mi rendo conto di quanto in passato io abbia sbagliato a cercare di formulare “domande semplici” con le mie cuginette per cercare di avere risposte da loro. Pensavo che col banale “ti piace la scuola? piuttosto che con “come va a scuola?” me la sarei cavata ad instaurare un dialogo con loro ed invece, leggendoti, capisco che i bambini hanno anche un bisogno inespresso di dialogo profondo che va oltre i nostri pregiudizi di adulti. Grazie moltissimo, farò tesoro delle tue domande per tutti i miei dialoghi futuri, in attesa di avere bambini a cui formulare un domani una delle tue domande! 😀