Fino a qualche tempo fa, quando accendevo il forno, per qualsiasi pietanza per me esisteva solo la cottura in modalità ventilata.
In effetti il risultato non era sempre quello desiderato e non comprendevo bene il motivo.
Le difficoltà le incontravo soprattutto con torte e pizze.
Abbandonata la pigrizia (ebbene si, ogni tanto sono pigra anch’io :-p) ho deciso di documentarmi, creando poi un semplice e pratico schema con le informazioni base da appendere al frigorifero come promemoria.
IL FORNO STATICO
Nel forno statico la cottura è più lenta, meno uniforme, così i cibi risultano asciutti e cotti anche all’interno.
E’ più adatta ai lievitati che hanno bisogno di una cottura più delicata che gli consenta di crescere.
Questa modalità è perfetta per torte, pane, pizze, focacce, pasta sfoglia, pan di spagna
IL FORNO VENTILATO
La cottura ventilata è indicata per cuocere più pietanze nello stesso momento, sfruttando tutti i ripiani del forno e permette una cottura più omogenea, rendendo i cibi croccanti fuori e umidi all’interno.
Questa modalità è perfetta per carne, pesce, verdure (anche ripiene), pasta al forno, biscotti, crostate o in genere dolci dal cuore morbido.
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